Mi ha colpito molto questo passaggio:
𝑁𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑖 50 𝑎𝑛𝑛𝑖, 𝑖 𝑟𝑎𝑝𝑖𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑐𝑖𝑒𝑛𝑧𝑎 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 g𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑑𝑖𝑣𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑐𝑟𝑒𝑠𝑐𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑡𝑟𝑎
𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑒𝑑𝑢𝑡𝑒 𝑒 𝑢𝑡𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑒́𝑙𝑖𝑡𝑒𝑠 𝑑𝑜𝑚𝑖𝑛𝑎𝑛𝑡𝑖. 𝐺𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑏𝑖𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑎, 𝑙𝑎 𝑛𝑒𝑢𝑟𝑜𝑏𝑖𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑎, 𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑠𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑎 𝑎𝑝𝑝𝑙𝑖𝑐𝑎𝑡𝑎, 𝑖𝑙 "𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑚𝑎" ℎ𝑎 𝑔𝑜𝑑𝑢𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑎𝑣𝑎𝑛𝑧𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑚𝑎𝑛𝑜, 𝑠𝑖𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎 𝑓𝑖𝑠𝑖𝑐𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑠𝑖𝑐ℎ𝑖𝑐𝑎. 𝐼𝑙 𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑚𝑎 𝑒̀ 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑡𝑜 𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑟𝑒 𝑚𝑒𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑙'𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑎. 𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎 𝑐ℎ𝑒, 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑟 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑐𝑎𝑠𝑖, 𝑖𝑙 𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑚𝑎 𝑒𝑠𝑒𝑟𝑐𝑖𝑡𝑎 𝑢𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙𝑙𝑜 𝑚𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑟𝑒 𝑒𝑑 𝑢𝑛 𝑔𝑟𝑎𝑛 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑢𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑖, 𝑚𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑜 𝑒𝑠𝑒𝑟𝑐𝑖𝑡𝑎 𝑠𝑢 𝑠𝑒́ 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜. -
Ci sono studi che voglio riportare al solo scopo dii avere un miglior focus di come la mente umana interagisce. Non tutto è male.
L’obiettivo era capire se in effetti gli esseri umani vengono guidati in tutte le occasioni dal loro interesse personale.
Il gioco dell'ultimatum è un gioco spesso usato in economia sperimentale in cui due giocatori interagiscono al fine di decidere come dividere una somma di denaro che viene data loro dagli sperimentatori.
Il primo giocatore sceglie come dividere la somma tra sé e l'altro giocatore. Il secondo giocatore può accettare o rifiutare questa proposta. Se il secondo giocatore rifiuta, nessun giocatore riceve nulla.
Se il secondo giocatore accetta, il denaro è suddiviso in base alla proposta del primo giocatore. Il gioco viene giocato una volta sola e in modo anonimo, in modo che la possibilità della reciprocazione non divenga rilevante.
Ebbene i risultati sono stati per me sorprendenti. - Concetto: Se si tratta di soldi e la scelta del primo giocatore (quello che decide a chi dare e proporre la somma da prendere) è pari al 2% da dare… Es: mi danno 100€ e propongo 2 € al secondo giocatore, per il secondo giocatore 2 € sono sempre meglio di nulla. Ma qui accadono cose che vanno altre a questa logica razionale e prende il sopravvento tutt’altro.
Per ottenere la somma le proposte arrivano persino al 50% dell’offerta. In molte culture, le persone offrono una "equa" divisione (vale a dire, 50:50), mentre le offerte pari a meno del 20% sono spesso respinte.
Nell’analisi di questo gioco vengono definite alcune personalità per le loro scelte ma non è questo il punto e tralascio questo tipo di descrizione ma come riferito se ci trovassimo nella razionalità il primo partecipante dovrebbe offrire la somma più piccola possibile, per tenere la maggior parte dei soldi per sé, e il secondo sarebbe disposto a prendere qualsiasi cifra; anche solo un paio di euro come abbiamo detto, infatti, sono meglio di niente.
Gli esperimenti eseguiti invece hanno rilevato dei comportamenti diversi: le somme offerte erano tutte piuttosto sostanziose e quando non lo erano venivano semplicemente rifiutate.
Quindi ad entrare in gioco, nei casi di rifiuto, era un senso di equità, di orgoglio, o la volontà di “punire” chi aveva offerto una cifra esigua comportandosi da avaro.
C’è quindi un palese divario fra la percezione rigida ed egoistica che si ha normalmente degli esseri umani e il risultato di questo semplice studio (siamo meglio di quel che pensiamo e sapendolo fanno di tutto per metterci l'uno contro l'altro) .
Quando si tratta di prendere decisioni in ambito economico ( e questo dovrebbe farci ancor più riflettere) che hanno conseguenze sugli altri, le persone si dimostrano collaborative e magnanime. A dimostrarlo, anche altri esperimenti eseguiti nel corso degli anni; tutti, o quasi, hanno confermato questa tendenza all’equità e alla cooperazione, concetti totalmente ignorati dalla teoria economica classica.
Domandiamoci, visto come stiamo messi, in mano a quale economia stiamo attualmente?
Bisogna invece prendere consapevolezza che la natura umana è ricca di sfumature e che la componente psicologica, sociale e culturale ha il suo peso anche quando si parla di soldi. -
Cosa che questa attuale economia non è disposta ad osservare.
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